Disastro valle del Tammaro, Corona denuncia: “Dopo 18 mesi dall’alluvione Procura ferma””
“Altrabenevento rinuncia ad integrare l’esposto e chiedere accertamenti oramai impossibili”, lo annuncia Gabriele Corona, presidente dell’associazione. Che denuncia lo stallo della Procura della Repubblica sul disastro nella valle Tammaro a seguito delle piogge di ottobre 2015.
“Ieri – spiega Corona – sono stato sentito dai carabinieri-forestale per eventuali integrazioni ad una lettera-esposto da me inviata come presidente dell’associazione Altrabenevento, dopo l’alluvione di ottobre 2005, alla Prefettura e alla Procura della Repubblica per denunciare il disastro causato nella valle del Tammaro dalla mancata manutenzione di alcuni corsi d’acqua.
Con quel documento segnalavo in particolare che: “…. il torrente Tammarecchia ha portato nella piana di Calise, tra i comuni di San Giorgio La Molara e San Marco dei Cavoti, quantitativi enormi di detriti di ogni tipo creando danni ingenti alle abitazioni, alle aziende agricole, ai ponti e alle strade, e determinando poi l’onda di piena che ha investito la zona industriale di Ponte Valentino. Quel torrente era pieno da diversi anni di alberi secchi, rifiuti e soprattutto, di sabbia e pietre al punto che le amministrazioni Comunali di San Giorgio La Molara, San Marco dei Cavoti e Molinara, sapendo che la parziale ostruzione del corso d’acqua avrebbe potuto procurare gravi danni in caso di forti piogge, hanno approvato diversi anni fa un progetto di pulizia dell’alveo che però, a quanto è dato sapere, non avrebbe avuto l’assenso del Genio Civile”.
Dopo un anno dalla presentazione dell’esposto inviato il 28 ottobre 2015 – segnala il presidente di Altrabenevento – il Sostituto Procuratore della Repubblica, titolare del fascicolo, ha disposto solamente l’accertamento sulla autenticità della mia firma e dopo altri sei mesi, ha autorizzato i carabinieri-forestale ad ascoltarmi per eventuali integrazioni. Veramente sconcertato mi sono limitato a fornire la copia della video-inchiesta giornalista prodotta da Altrabenevento il 17 novembre 2015 dal titolo “Disastro innaturale” (link: https://www.youtube.com/watch?v=w1l362ocxZo) rinunciando a chiedere accertamenti sullo stato dei luoghi, oramai inutili, dopo 18 mesi da quel tragico evento”.